Ecco le proposte di cambiamento per l'esame di stato, forse andrà meglio per chi verrà dopo? voi che ne pensate? lasciate un vostro commento.
Il Gruppo di Lavoro Università attivo presso il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha presentato nelle scorse settimane una proposta volta a migliorare la formazione professionale dei futuri psicologi.
Le azioni indicate a sostegno dello sviluppo delle competenze
includono, fra le altre cose, l’introduzione del numero chiuso nelle
facoltà, una maggiore qualificazione del tirocinio professionalizzante
post lauream e la riforma dell’Esame di Stato.
Nell’Esame
di Stato si deve procedere ad una prima verifica delle competenze
iniziali acquisite tramite la frequenza del corso di studi e del
praticantato e si deve dedicare una maggiore attenzione agli aspetti deontologici e professionali,
favorendo il coinvolgimento, diretto ed indiretto, di quanti hanno
partecipato al processo formativo dei laureati in psicologia, tutor
accademici e professionisti. A tale riguardo si ritiene auspicabile
estendere a tutte le sedi che hanno attivato corsi di laurea magistrale
in psicologia l’opportunità di svolgere gli Esami di Stato. Infine, dovrebbero essere previste solo due prove, entrambe simili all’attuale terza prova definita pratica: una delle due prove dovrebbe essere uguale per tutte le sedi,
corretta localmente e monitorata a campione su tutto il territorio.
L’Ordine degli Psicologi, in accordo con le Università e le Società
scientifiche, può formulare linee guida che prevedano criteri di
valutazione espliciti e resi noti ai candidati, così come suggerito
attualmente da alcuni Consigli territoriali dell’Ordine degil Psicologi
(es. Piemonte e Toscana).
Numero chiuso sarebbe una cosa essenziale. Siamo in troppi e dovremmo cercare di smaltire chi ha gia la laurea
RispondiElimina